Archivi del mese: Dicembre 2010

Libri in tribunale. Storia di un consuntivo da incubo. Che mi spacca in due ma non mi uccide. Ci vuole altro. E non so cosa sia. Dunque, come titolo fa ridere, magari è solo un po troppo prolisso, magari. Anche … Continua a leggere→

Gli oggetti non sono inanimati. Li rendiamo vivi noi, trasfondendo in loro i nostri sentimanti. Così per quella spilla, per quella penna che ha scritto il primo contratto, firmato i documenti di quando è nato tuo figlio, scritto la lettera … Continua a leggere→

Capita che i pensieri si attardino nel cuore, informi, senza la voglia di salire fino alle dita che li fermano e li limano. Capita la notte, quando basta una canzone triste like dust in the wind per far si che … Continua a leggere→

Se c’è una cosa che mi piace da matti è andare per librerie. Se c’è una cosa che mi piace di più è non andarci da solo. Ma se ad accompagnarmi è mio figlio, allora la cosa assume contorni davvero … Continua a leggere→