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Archivi categoria: In versi.
Sognando
Stavo sognando di esser sveglio e mi accorgo che il plaid sulle gambe e la finestra, mezza e mezza, mal si addicono ad un pomeriggio di fine primavera che quasi quasi chiamerei estate. Piove leggero e l’acqua danza sul marmo … Continua a leggere
Pubblicato in In versi.
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Cacciatori di nuvole.
Bisogna essere molto scaltri per cacciare le nuvole. Si muovono svelte nel cielo e cambiano forma continuamente. Sono grandissime eppure così sottili, fatte di acqua che vola, di gocce legate da nulla ma così forte da tenerle insieme. E’ una … Continua a leggere
Pubblicato in In versi., Me stesso.
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Un sogno.
Ho fatto un sogno dolcissimo stanotte. Voglio parlarne e non so con chi. Ti baciavo sulle labbra senza fretta, con la calma che solo l’amore inevitabile porta nelle nostre vite. Ti baciavo senza fretta, dicevo e mi restava attaccato un … Continua a leggere
Pubblicato in In versi., Me stesso.
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Alla deriva.
Come un veliero alla deriva senza più meta, senza destinazione, affronto le onde, il vento, le lunghe notti ed i giorni che non hanno il senso dell’arrivo. Ho perso la destinazione, perdendo te. Nessun approdo, nessun porto, nessun rifugio, nessun … Continua a leggere
Pubblicato in In versi., Me stesso.
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Scacco matto.
Stasera scrivo di te. Nessuno mi obbliga a farlo, tu mi hai dimenticato io devo fare lo stesso. Vorrei parlare di tradimento, urla al cielo, pugni stretti contro dio. Ma non posso. Non lo posso fare perché tu non sei … Continua a leggere
Pubblicato in In versi., Me stesso., Ragionamenti.
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Che posto è?
Che posto è il paese dove prendi un ragazzo e lo pesti di botte? Se questa domanda vi sembra senza senso allora niente di quello che sta succedendo è davvero importante. Altrimenti sarà il caso … Continua a leggere
Pubblicato in In versi., Ragionamenti.
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In un giorno di pioggia.
Voglio morire in un giorno di pioggia, come un vecchio apache, steso sull’erba umida ad aspettare la notte. E gocce e gocce sulla faccia laveranno via anni ed anni ad aspettare di poter stendermi qui, quieto, senza … Continua a leggere
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La colpa.
Un giorno guarderai lì dove pensi che io sia e non mi troverai. Nonostante la sorpresa, la colpa, se colpa è, sarà la tua.
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Cado su me stesso.
Cado su me stesso e nell’inciampo cerco quell’ equilibrio che so non essere. Schiaccio le mie due mani sulla faccia trascinando lacrime e cerone.
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Verrà la morte.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Cosí … Continua a leggere
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Il concetto di gioia.
Ci sono giorni nei quali anche riflettere diventa un peso insopportabile. Momenti nei quali sembra impossibile che esista perfino il concetto di una cosa chiamata gioia. Ci sono giorni nei quali la vita sembra un lavoro e non un mestiere. … Continua a leggere
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Parole in libertà.
Parole in libertà. lo so… il solo fatto che le parole siano in libertà non è scontato affatto. Lo so, la tua vita non è così male. Il lavoro va bene, ami tua moglie, tuo figlio è splendido… … Continua a leggere
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Takuan, maestro di spada.
Non si ripete due volte il giorno, scheggia di tempo, grande gemma. Mai più tornerà questo giorno, ogni istante vale una gemma inestimabile. Takuan, maestro di spada.
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Poesia cinese.
Qualche era fa ero ( ma lo sono ancora…) innamorato della poesia cinese ed orientale in genere. Così ne studiavo la struttura e, per quanto può essere fatto, anche il retroterra culturale. Rimandando ad un’ altra volta gli sviluppi di … Continua a leggere
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Giorni senza parole.
Ci sono anche giorni nei quali le parole non ti vengono proprio e tutto quello che ti rimane sono sensazioni di cose che potevi dire e non hai detto. E’ come se tutto quello che puoi fare fosse sperare che … Continua a leggere
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La strada mia.
La strada mia La strada è lunga, ma er deppiù l’ho fatto: so dov’arrivo e nun me pijo pena. Ciò er core in pace e l’anima serena der savio che s’ammaschera da matto. Se me frulla un pensiero che me … Continua a leggere
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Un fiume in piena.
Se solo potessi dare un nome alle mie lacrime, che conosco una x una e chiamarle sorelle e fratelli e parlare con loro come con te, non avrei paura. E sotto la luna aspetterei di vedere le tue lacrime e … Continua a leggere
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